Mi chiama un vecchio cliente con il quale non mi sento da un pò…
Cliente: “Ciao Daniele, dovremmo inserire questa stringa sul sito. Ho fatto un contratto con un consulente di Google per portare il sito in prima posizione nei risultati di ricerca“.
“Wow!” rispondo io, “Grandioso! Questo consulente per caso ha una folta barba bianca, il pancione ed è vestito tutto di rosso?“
Come avrai già intuito, oggi parliamo di cose che esistono solo nella fantasia… che per carità, è un bellissimo posto, ma non quando ti prosciuga il conto in banca facendoti promesse irrealizzabili e senza senso.
Alcuni sedicenti consulenti SEO si presentano a nome di Google e promettono la prima posizione sul motore di ricerca per “soli” 400 o 500 euro al mese.
E se oggi la figura dei SEO è tanto controversa è proprio a causa dei danni perpetrati da questi personaggi.
Nessuno può garantirti le prime posizioni organiche su Google.
Chiunque lo faccia, non può e non deve essere preso sul serio.
Un’agenzia SEO degna di questo nome non userà mai una strategia di marketing di questo tipo; ti dirà piuttosto che il processo di posizionamento richiede tempo ed impegno e che anche se il riuscire a posizionarsi tra i primi risultati della SERP è l’obbiettivo finale, nessuno può darti garanzie in tal senso.
NOTA: Se il comparire tra i primi posti significa usufruire di campagne Google Ads, parliamo di annunci a pagamento. Pagare per comparire tra gli annunci sponsorizzati non è SEO, è SEM. Comparire pagando Google è facile. Quando finiscono i gettoni però, finisce anche la visibilità. Ovvio.
E ti dirò di più:
La prossima volta che qualcuno ti promette la prima pagina o il primo risultato su Google, fagli queste domande:
Una domanda semplice ma che va subito al punto.
Se ti viene promesso il posizionamento in prima pagina, vorrai di certo sapere per quali termini di ricerca!!!
Richiedi un elenco di parole chiave, in ordine di importanza.
Ovviamente avrai interesse a posizionarti per termini pertinenti ai contenuti del tuo sito Web, ma se il nome della tua attività è la prima parola nell’elenco, fai attenzione!
Posizionarsi al primo posto con il nome dell’azienda, a meno che questo nome non sia un nome generico, non richiede alcuna abilità particolare.
Esempio: se la tua azienda si chiama “PincoSerrix Roma Srl”, puoi fare implementare il sito anche al tuo criceto e Google lo troverà facilmente, perchè è questo che fa Google, cerca la risposta migliore alla domanda formulata dall’utente.
E…con il termine “PincoSerrix” vinci perchè semplicemente non hai concorrenza su quella parola chiave.
Se la tua azienda si chiama “Serramenti Roma Srl” allora la cosa si fa più complessa, perchè la parola chiave è generica e dovrai vedertela con tutta la concorrenza che è presente online e che tratta serramenti.
Va da sè che se lavori nel campo dei serramenti nessuno ti cercherà su Google digitando PincoSerrix, a meno che non sia qualcuno che già conosce la tua azienda.
Questo porta alla domanda numero 2.
In linea di principio, ha senso scalare il posizionamento per quei termini di ricerca che i tuoi potenziali clienti digiteranno sul motore di ricerca.
Per sapere se certe parole chiave o catene di parole chiave siano ricercate e in che misura, esistono molti strumenti online, a partire dal Google Keyword Planner (gratuito).
I venditori di fumo ti prometteranno il posizionamento per termini che non interessano a nessuno e per i quali di certo tu riuscirai ad ottenere ottimi posizionamenti.
Il consulente potrà così mettere in mostra gli splendidi risultati ottenuti e passare da vero eroe…
Se non fosse che quello che si è fatto non è stato altro che gareggiare in una competizione senza alcun concorrente.
Arriverai sempre primo se sarai l’unico a correre in pista.
Purtroppo sarà anche un inutile spreco di energia, perchè correre su internet da solo non contribuirà a mantenere la tua forma fisica.
Il Babbo Natale di turno ti darà tempistiche che vanno dai 5 minuti ai 90 giorni. La verità è che nessuno sa quanto tempo richiederanno i risultati e questo tempo è determinato da una molteplicità di fattori (ne parliamo anche nell’articolo: Quanto tempo ci vuole per indicizzare un sito su Google).
Uno studio di Ahrefs ha rilevato che ci vuole molto più tempo di quanto molti si aspettino per approdare nella prima pagina.
Lo studio ha preso in esame oltre 2 milioni di parole chiave e ha scoperto che in media una decima pagina su Google ha, alle spalle, 650 giorni di “ranking”, di scalata.
La prima pagina quasi 950 giorni.
Ma bada, è tutto relativo! Tutto dipende dalle parole chiave per le quali vuoi posizionarti, da quanto queste siano competitive, dall’autorità del dominio del tuo sito Web, dalla qualità generale dei tuoi contenuti, dalla posizione geografica, ecc.
L’elenco delle variabili potrebbe continuare all’infinito.
Una ottimizzazione duratura richiede tempo (in linea di massima, esistono situazioni nelle quali si riesce ad arrivare in pole position in due mesi, ma sono casi particolari).
Ci vuole pazienza.
Ci vogliono contenuti di qualità!
L’ultima domanda non è per l’ometto vestito di rosso ma per te:
Essere in prima pagina su Google per i termini di ricerca che ti competono è sicuramente un grande vantaggio in termini di visibilità, questo è innegabile.
Uno studio del 2019 di advancedwebranking.com (a livello mondiale) evidenzia che:
Tuttavia, ricevere traffico su un sito internet che non è in grado di trasformare i visitatori in clienti ha una qualche utilità?
Non molta direi.
Puoi quindi riflettere su quanto sia più opportuno investire per:
Entrambe le cose sono importanti, ma tieni presente che se un sito è in grado di convertire, il traffico può essere anche acquistato.
Inoltre Google, rilevando la capacità del sito nel rispondere alle necessità degli utenti, lo premierà di rimando con un miglior posizionamento nella ricerca organica.
Eh già…
E’ un grande cerchio che si chiude.
Fallo lavorare al posto tuo! Le tue conoscenze, Il tuo stile, tutto in un clone…
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Interpretando il comportamento di acquisto del consumatore e individuando gli input adeguati da fornire.
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